Romano De Grazia ha condiviso la sua foto.
Brevi riflessioni sull'umana specie.
C'è chi alla propria condotta ha il CORAGGIO DI METTERE LA FACCIA e chi questo coraggio invece non ce l'ha e costruisce per se FALSE IDENTITÀ.
Tale ultimo tipo di umana specie fa veramente pena. Come fa anche pena chi ricorre al turpiloquio. Nei riguardi di costoro io mi ripeto spesso "Non ti curar di loro ma.....e passa".
Mi ricordo che all' ETÀ DI ANNI 17(come si vede in foto) ho iniziato le mie battaglie civili in pubblico dal loggione del vecchio Municipio di Nicastro(San Martino,11 Novembre del 1953), fra i miei compagni di liceo in una piazza affollata da tanta gente. Erano successi i fatti luttuosi di Trieste, scontri con la folla da parte della polizia che voleva impedire ai rivoltosi di rimettere il tricolore sul palazzo del Municipio.
"Risaliremo le acque del Piave" dissi quel giorno ai miei amici ed ai cittadini presenti. Nel rivedere questa immagine, cogliere il fervore che ci animava(alcuni ragazzi di allora sono morti) un nodo mi serra alla gola.
A distanza di 62 anni da quel giorno io ed i miei amici del " Centro studi Lazzati" ribadiamo lo stesso amore per quei valori trascritti sulla Carta Costituzionale e che vanno rimessi sull'altare: GIUSTIZIA, LEGALITÀ, SOLIDARIETÀ, DEMOCRAZIA E LIBERTA'! Si torna a lottare, con la stessa voglia di allora. Di notte e di giorno senza clamori, luci e passerelle. L'esortazione che a voi rivolgo GIOVANI, di inseguire il sogno e lo spirto guerriero che dentro vi rugge! Vi parlo come un giovane di allora e con l'illusione di poterlo essere ancora.
Tale ultimo tipo di umana specie fa veramente pena. Come fa anche pena chi ricorre al turpiloquio. Nei riguardi di costoro io mi ripeto spesso "Non ti curar di loro ma.....e passa".
Mi ricordo che all' ETÀ DI ANNI 17(come si vede in foto) ho iniziato le mie battaglie civili in pubblico dal loggione del vecchio Municipio di Nicastro(San Martino,11 Novembre del 1953), fra i miei compagni di liceo in una piazza affollata da tanta gente. Erano successi i fatti luttuosi di Trieste, scontri con la folla da parte della polizia che voleva impedire ai rivoltosi di rimettere il tricolore sul palazzo del Municipio.
"Risaliremo le acque del Piave" dissi quel giorno ai miei amici ed ai cittadini presenti. Nel rivedere questa immagine, cogliere il fervore che ci animava(alcuni ragazzi di allora sono morti) un nodo mi serra alla gola.
A distanza di 62 anni da quel giorno io ed i miei amici del " Centro studi Lazzati" ribadiamo lo stesso amore per quei valori trascritti sulla Carta Costituzionale e che vanno rimessi sull'altare: GIUSTIZIA, LEGALITÀ, SOLIDARIETÀ, DEMOCRAZIA E LIBERTA'! Si torna a lottare, con la stessa voglia di allora. Di notte e di giorno senza clamori, luci e passerelle. L'esortazione che a voi rivolgo GIOVANI, di inseguire il sogno e lo spirto guerriero che dentro vi rugge! Vi parlo come un giovane di allora e con l'illusione di poterlo essere ancora.
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