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Centro Studi "G.Lazzati"-Sede Regionale"Rosangela De Grazia"-Via Magellano,Trav.II-GIZZERIA MARINA-

CENTRO STUDI"G.LAZZATI"-SEDE REGIONALE"ROSANGELA DE GRAZIA"-VIA MAGELLANO,IITRAV.-GIZZERIA MARINA- Tel.338 4900103---338 5210483---368 7860748 -www.centrostudilazzati.blogspot.com
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giovedì 27 ottobre 2011

AIGA' CATANZARO-La Legge Lazzati.....e le perdite di memoria.....

Al Convegno Giovani Avvocati di Catanzaro tenutosi il 27 Ottobre 2011 presso il Palazzo della Provincia di Catanzaro dall'eloquente titolo:"-1° Congresso Nazionale sulla Ndrangheta"posto in relazione con le nuove norme del Codice Nazionale Antimafia si è approfondita ogni tematica possibile e ogni aspetto di stampo squisitamente tecnico.
Le varie tematiche trattate ampiamente rendevano esaustivo il principio della formazione della prova relazionate al reato di concorso esterno in associazione mafiosa e dell'art. 416 bis del C.P.
La Legge Lazzati pur tardivamente inserita nel Codice Nazionale Antimafia e trasfusa in esso attraverso gli art.67 comma 7 e art.76 comma 8 e 9,non era motivo di dibattito ed approfondimento.
L' invisibile filo conduttore e la concretizzazione pratica degli interessi politico-malavitosi saldati e definiti con il patto scellerato del voto di scambio non trovavano udienza nel Convegno di cui trattasi.
All'approfondimento di una Legge che non necessita della prova diabolica del fatto criminoso per'altro di facile applicazione e di immediata operatività nell'imminenza e durante il periodo elettorale si preferivano i tecnicismi a posteriori di un fatto criminoso necessitante della prova del patto malavitoso.
Taceva oggi Il dott.Alberto Cisterna attento e tempestivo osservatore a il quale a  due giorni dalla pubblicazione  della Legge Lazzati non mancava di esprimere opinioni non certo costruttive finendo infine per dare un indirizzo svalutativo e squalificante della Legge stessa dando ad intendere che fosse del tutto inutile e che non servisse a niente.
Per'altro sottacendo nelle critiche esplicitate, sul fatto che ben diversa versione fosse stata approntata dal Centro Studi Lazzati e che le anomalie si ingeneravano nella versione licenziata dalla Camera dei Deputati e non riconducibili in alcun modo al testo originario volute dal Centro Studi Lazzati , minimizzando altresi' gli aspetti positivi della Legge.
In ogni caso alla critica avanzata seguiva un  immediata ed esaustiva replica  su GUIDA AL DIRITTO
del diretto ideatore Dott.Romano De Grazia.
La tempestività di allora per'altro  in paradosso e in antitesi aperta e  in contrapposizione al silenzio di oggi maggiormente aggravato dal fatto  se si considera come è soltanto di pochi giorni fà  la notizia che essa è stata inserita seppur tardivamente  nel Codice Nazionale Antimafia.    
Alla "solita  dimenticanza" un attento interlocutore presente al Convegno il quale più volte chiedeva la parola, rappresentava ai relatori e al Dott.Alberto Cisterna pur se a "tempo scaduto"  dei lavori per l'ennesima dimenticanza", l'importanza di tale Legge e il fatto che non se ne fosse  discusso e/o fatta esplicita menzione.
Interrompendo inopportunamente  l'interrogazione al diretto interessato,il Presidente Talarico osservava come la Legge Lazzati inserita nel Codice Antimafia  non fosse materia pertinente con il tema trattato.per'altro traendo d'impaccio il diretto interessato e senza fornire alcuna esauriente risposta chiudeva i lavori del Convegno.