LA DISCESA IN CAMPO

Dalle parole ai fatti
La discesa in campo
Il Centro Studi Lazzati  riferimento della legalità sul territorio
“E’ forse venuto il tempo dei limoni neri ? E’ probabile, perché il Centro Studi “Lazzati”, spazientito dalle promesse degli esponenti delle varie forze politiche,  che hanno preferito e preferiscono giocare  a cavacecio , vale a dire il dritto di facciata ed il rovescio di nascosto, nella realtà conscie  che la  legge Lazzati non fa comodo a nessuno, assumono atteggiamenti bifronteschi : davanti all’opinione pubblica preferiscono vestire panni gorettiani , casti e puri,  mentre dietro le quinte coltivano  fiorenti commerci con i soliti ignoti. Le cronache sono piene di questi episodi e se qualcuno avesse voglia di indagare sulle modalità di afflusso dei consensi elettorali, certamente non si dovrebbe scomodare la sibilla cumana : vero , molto onorevole Peppennino ? Ebbene, l’ambiguità non ha più ragione d’essere, perché il direttivo regionale del Lazzati, nel suo ultimo meeting - Falerna, 5  marzo u.s. - ha deciso di agire in prima persona, di non chiedere ad alcuno, partito o movimento che sia, per portare avanti la sua battaglia,  per ristabilire la legalità sul territorio nazionale e, conseguentemente, in Calabria”.        
Esordisce così Renato Borelli, addetto stampa del Centro Studi Lazzati, che annuncia una svolta storica non solo nella nostra martoriata Calabria bensì sull’intero territorio nazionale piagato dalla corruttela di mestiere. Il fine giustifica i mezzi…
“ La prego, non  scomodi Machiavelli,  egli infatti pur essendo un antesignano della scienza politica moderna  è un dilettante rispetto ai corruttori di oggi : il pagamento di un mutuo o milioni di euro bastano a convincere chicchessia a cambiare casacca pur di avere in mano le redini del governo… ma coperti dal manto della misericordia, termine di grandi contenuti generici,  che oggi nasconde il malaffare, l’omertà, l’inconsapevolezza di possedere senza averne la percezione.   Mi consenta di invertire le parti e, non vivendo tempi rinascimentali,  le pongo io una domanda: secondo lei, nell’attuale contesto, le forze politiche in campo hanno interesse a far rispettare i contenuti della legge Lazzati ? Il discorso, lungo non complesso,  ci porterebbe lontano e, purtroppo, è anche da sottolineare, che in tema di comunicazione, non tutti sono uguali  e non tutti sono figli dello stesso dio. Ha bisogno di qualche esempio ?”
Quali sono le novità ?
“In considerazione di quanto sopra Centro Studi Lazzati scende apertamente in campo, vale a dire che  sarà presente, al momento,  con sue liste in ogni comune calabrese sciolto per infiltrazioni mafiose. Il 27 di maggio si voterà a Corigliano per l’elezioni comunali: il candidato del Centro Studi Lazzati sarà l’avv. Damiano Viteritti. Come annunciato il giudice De Grazia sarà il candidato sindaco a Platì, e la lista è lunga: certamente saremo presenti làddove la legalità va ripristinata, làddove c’è bisogno di certificare che la  presenza dello stato si estrinseca non solo con la Benemerita e con Equitalia, làddove legalità significa restituire dignità e capacità  di agire a chi ha dovuto piegare sempre la schiena”.
E’ quindi una discesa in campo limitata alla sola Calabria ?
“Assolutamente no, ci stiamo preparando ad affrontare le prossime elezioni regionali con un nostro candidato alla guida della regione e con  una nostra lista. Mi piace ribadire che saremo presenti, prima di tutto,  dove va ripristinata la legalità  e dove alligna il malaffare e la collusione con i poteri occulti, che tutti ignorano e da cui tutti traggono benefici. Basta fare l’analisi dei voti ottenuti e dalle sezioni elettorali da cui quei voti sono pervenuti per capire dove alligna il mal costume”.  
Combatterete questa battaglia da soli ?
“Non abbiamo problemi esistenziali o di solitudine, è da venti anni che portiamo avanti il problema di ristabilire la legalità, quella non salottiera, di facciata, di convenienza, ma quella vera, quella con la L maiuscola. Ahimè, è probabile che si sia commesso un errore in passato: quello di fidarsi dei politici che hanno fatto il loro gioco per loro tornaconto e non nell’interesse collettivo.
Dopo quasi un ventennio le verità sono emerse in tutto il loro squallore : le forze politiche alla legge Lazzati hanno risposto facendo buon viso e cattivo gioco.
Piaccia o non piaccia la  Lazzati è legge di Stato e va osservata da chi è preposto alla sua osservanza e da chi vi si deve attenere. Non piace ? Non conviene ? Abrogatela ! Tanto, ormai, la vergogna non ha più limiti, , la dignità è solo svuotamento esistenziale, la moralità … cos’è?”
Non ha risposto alla domanda …
Forse si, ma non era un tentativo di elusione,  forse un modo cortese di far intendere a Pietro che se ha voglia di far le cose giuste potrebbe avere gli interlocutori giusti. Intanto piove, nevica, fischia il vento, ebbene… è quello  del rinnovamento.

Per il Comitato Direttivo
Del Centro Studi Lazzati
Avv. Piergiorgio Loduca
Lamezia Terme,  8 marzo ’13